L'inizio della fine... (1)
Testimonianze
Scritto da Catalin Fistos   

Il 16 dicembre 1989 i cittadini di Timisoara uscirono in strada protestando contro la decisione del regime comunista di spostare coattivamente il padre Laslo Tòkes - accannito critico del regime comunista contro i suoi crimini nei confronti della popolazione romena. Ceausescu manda le truppe speciale dando ordine di aprire il fuoco contro i manifestanti. I corpi della gente sono stati portati via dalla milizia speciale e furono bruciati in segreto nei crematori della capitale, Bucarest.
La televisione dello stato, intanto, recitava poesie e suonava canzoni in onore del caro dittatore e il popolo fu all'oscuro di tutto sino a dopo la rivoluzione del 1989, mentre le televisioni estere e i giornali esteri palpitavano per quello che è successo a Timisoara. Chi aveva il coraggio ascoltava trasmissioni radio abusivamente nelle cantine o in stanze buie col rischio di essere arrestati e malmenati dalla polizia. Allora era consuetudine ascoltare Radio Europa Libera che trasmetteva dalla Germania occidentale e la frequenza veniva captata da antenne confezionate segretamente da ciascun soggetto interessato ad ascoltare la trasmissione.
Nel momento in cui il regime comunista si rese conto che la popolazione cominciava a porsi domande e sorsero dei dubbi sulle menzogne raccontate dalla televisione pubblica romena riguardo ai fatti accaduti a Timisoara, iniziò ad organizzare le grandi riunioni popolari in cui il dittatore Ceausescu faceva i suoi "grandi" discorsi al popolo. Insomma giusto un pò per lavare il cervello alle persone. Egli giustificò i fatti di Timisoara, cioè che essendo una città al fronte occidentale del paese, si trovò la scusa di un gruppo di terroristi che volevano attentare allo stato romeno e perciò andavano eliminati. Ma la scusa poco veritiera del dittatore non resse e la maggior parte dei cittadini sapevano la verità perchè in molti ascoltavano la Radio Europa Libera che si creò un'enorme fama e perchè essa sosteneva la lotta per la libertà del popolo romeno.
Alla grande riunione popolare del partito comunista alla fabbrica di aerei a Bacau, arriva il Primo Segretario Generale della provincia, un uomo piccolo, goffo, ma molto severo. Viene redatta la lista delle persone che parleranno e puniranno severamente i "terroristi" di Timisoara. Dalla lista fu cancellata una persona che doveva parlare e condannare anch'esso i terroristi. Alla fine la persona cancellata insistette per parlare anche se fu cancellato e questo invece che condannare i "terroristi" e i loro collaboratori arrestati, ebbe il coraggio di invitare l'intero partito comunista a raccontare tutta la verità sui fatti accaduti a Timisoara il 16 dicembre. Poi disse al Primo Segretario della provincia di Bacau di andare a casa aprire il suo frigo e redigere una lista di ciò che lui ha da mangiare, poi andare da un operaio o un contadino e vedere se ha un frigo e di notare su una lista quello che ha lui da mangiare a casa cosi vedrà la differenza.
Nella sala delle riunioni si placò un silenzio incredibile. Dopo un minuto si alza una persona con gli occhi azzurri, ovviamente dei servizi segreti, che ebbe l'intenzione di afferrare il soggetto che parlò poco prima e portarlo via, ma tutti gli altri iniziarono ad applaudire e l'agente dei servizi segreti si sedette al suo posto. Finita la riunione la persona che interruppe la seduta e criticò il partito fu acclamato dai suoi colleghi. Egli si incamminò scendendo le scale e una mano robusta lo afferrò, era "occhi azzurri" che lo invitava a seguirlo, ma un altro braccio tremante afferra l'altra mano dell'operaio che interruppe la seduta, fu trascinato con tutta forza nell'ufficio del colonnello, il suo capo. Il colonnello urlò che quell'uomo rimane lì con lui e nessuno lo porta via che sia chiaro! Seguì un momento di agitazione tra tutti gli operai poi applaudirono tutti. L'agente con gli occhi azzurri se ne andò via, ma non del tutto sconfitto...