Referendum 12-13 giugno 2011

Referendum 12-13 giugno 2011

 

Primo quesito - Acqua pubblica :. SCHEDA ROSSA .:

Riguarda tutte le aziende di servizio pubblico: trasporti, acqua potabile, raccolta rifiuti, ecc. Secondo la legge attuale, se il 40% del capitale di una società pubblica appartiene ad un privato, l’azienda stessa può essere affidata direttamente al privato. In pratica, la legge prevede al momento che l’affidamento dei servizi pubblici (non solo quelli relativi alla gestione idrica) possa essere dato tanto ad un’azienda privata quanto ad una società pubblica.

Attraverso l’abrogazione di questa legge non ci saranno più gare pubbliche o affidamenti alle società di capitali. I servizi saranno gestiti soltanto da enti pubblici.

Se voti SÌ: i servizi pubblici sono affidati a enti pubblici.
Se voti NO: i servizi pubblici sono affidati sia ai privati che agli enti pubblici.
PERCHÉ VOTARE SÌ? Perché un privato non garantisce un servizio migliore e non è controllabile dalla cosa pubblica, quindi in sostanza fa quello che vuole con i servizi pubblici.


Secondo quesito - Acqua pubblica :. SCHEDA GIALLA .:

Il comma che il referendum vuole abrogare è quello che permette al gestore del servizio idrico di ottenere profitti garantiti sulla tariffa. Cioè chi ci fornisce l’acqua dei rubinetti, può aumentare il costo della nostra bolletta del 7% senza che la legge lo obblighi ad usare questo profitto per un miglioramento della qualità del servizio offerto. Con l’abrogazione, si annulla quindi la parte riguardante questo aspetto tariffario.

Se voti SÌ: il gestore che ci fornisce l’acqua non può guadagnare un 7% in più sul costo delle bollette.
Se voti NO: il gestore che ci fornisce l’acqua può aumentare il costo della bolletta del 7%, ottenendo un guadagno senza il collegamento a reinvestimenti per il miglioramento del servizio.
PERCHÉ VOTARE SÌ? Perché paghiamo già abbastanza cara l’erogazione dei servizi.


Terzo quesito - Nucleare :. SCHEDA GRIGIA .:

Il referendum vuole abolire una parte del decreto legge – ora sotto moratoria – dal titolo “Disposizioni urgenti per lo sviluppo economico, la semplificazione, la competitività, la stabilizzazione della finanza pubblica e la perequazione tributaria“ convertito in legge “con modificazioni” il 6 agosto 2008, e che fino al 24 Maggio scorso permetteva la costruzione di nuove centrali atomiche in Italia. Il governo attuale, aveva infatti previsto, nella norma per la “realizzazione nel territorio nazionale di impianti di produzione di energia nucleare“ l’introduzione e l’utilizzo di impianti nucleari di terza generazione in Italia.

Se voti SÌ: in Italia non è possibile costruire nuove centrali nucleari.
Se voti NO: in Italia è permesso costruire nuove centrali nucleari.
PERCHÉ VOTARE SÌ? Perché abbiamo già scelto, con referendum, di non costruire nuove centrali nucleari, perché Fukushima è stata un disastro nonostante i giapponesi siano molto più efficienti di noi nel trattare le catastrofi e perché il nucleare non è un’energia rinnovabile.


Quarto quesito - Legittimo impedimento :. SCHEDA VERDE .:

La norma sul Legittimo impedimento è composta solo da due articoli, quindi il referendum in pratica ne chiede la cancellazione integrale.

PERCHÉ E’ IMPORTANTE VOTARE SÌ? Perché la legge è uguale per tutti.