Il sole s’alza e muore Stampa
Articoli - angolo della poesia

Il sole s’alza e muore,
proprio là, dietro le colline.
E la pioggia
E la nebbia
E quel poco di neve che serve per farci rabbrividire.
Sotto la Mole mi muovo,
cambio pelle,
pedalo e inciampo tra le persone,
raramente nelle persone,
ma quando succede
è quasi come bucare il cielo.

Non tacere,
Che silenzio quando non ci sei tu a riempire la stanza di respiri.
Sembra tutto spento.
Ed è una danza
Che vita
Ci vuole solo costanza.

Non t’arrabbiare,
mi vien da ridere,
che a innamorarsi di una donna mi vien più facile che ad ammetterlo.
E a guardarti negli occhi
Ci vedo dei mondi
Ci vedo dei quartieri
Ci vedo dei rumori belli.

Stringimi, anche se sei lontana.
Anche se alle volte sbatto la porta forte
e provo a chiuderti fuori.

Mi insegni, piccola città, che mi basto io anche quando mi bussa la paura nello stomaco.
Che bello è tenerti per mano
E muovermi tra le tue strade.
Che bello, amor mio, vedere il rosso dei tramonti a macchiarti
quando meno te lo aspetti.

Saida El Gtay 11/03/2018