Le origini del Natale. La tradizione natalizia in Romania
Ritorno alle origini
Scritto da Catalin Fistos   
Da dove arriva il Natale?
All’inizio del IV secolo d.C. nell’Europa occidentale, e nel V secolo nell’Europa dell’est, si festeggiava il Natale. Era una festa considerata pagana dalla Chiesa cattolica. La data precisa in cui è nato Gesù non è conosciuta, dicono gli esperti. Sappiamo che c’erano vari gruppi di cristiani che festeggiavano la nascita di Gesù Cristo molto prima che il Natale fosse una festa ufficiale. Già dal II secolo d.C. glignostici, membri di una setta religiosa cristiana d’Egitto, celebravano la data del 6 gennaio come la nascita di Gesù.
Ci sono stati molti confl itti nel passato tra le religioni riguardo alla celebrazione di Natale. I pagani avevano la tradizione di celebrare il 25 dicembre o il 6 gennaio la rinascita del sole perché la durata del giorno aumentava e scacciava il buio. Essi ringraziavano la rinascita della luce. I preti erano inizialmente scandalizzati da questo modo di festeggiare, però videro una buona opportunità per estendere il culto cristiano anche ai pagani: invece diperseguitarli fecero sì che in quella data, ossia il 25 dicembre, si festeggiasse anche la nascita di Cristo.
Già i greci e gli slavi avevano la tradizione di festeggiare la rinascita del sole. Spesso associavano anche la nascita di un dio da una vergine, come la Vergine Maria.Il dio Dioniso era festeggiato il 6 gennaio e, guarda caso, anche lui trasformava l’acqua in vino, proprio come Cristo.
Anche i romani festeggiavano la rinascita del sole, prima il 6 gennaio poi l’hanno spostato il 25 dicembre.
I germani festeggiavano la Rinascita della Luce. In tante rappresentazioni romane, Cristo ha una corona e dietroi raggi potenti e luminosi del sole (altra coincidenza). Se un osservatore, nel solstizio d’inverno si reca nell’emisfero nordico, può osservare come le tre stelle della cintura di Orione si allineano con la più brillante stella a est, indicando il punto esatto dove il sole sorgerà il giorno dopo. Per tre giorni il sole non si sposterà da quel punto, dopodiché esso inizierà la sua ascensione sul cielo nordico.

Da dove arriva l’albero di Natale?
Vi siete mai chiesti da dove arriva l’albero di Natale? Quando le popolazioni nordiche si recarono in Egitto, portarono con loro la tradizione di arredare una piramide con dei bastoncini di legno accesi dal fuoco per festeggiare la luce del sole. Poi Martin Lutero la trasformò nell’albero di natale. Essendo sempre verdefa ripensare ai colori della primavera. Cosi nacque l’addobbo dell’albero di natale. Martin Lutero è conosciuto per la sua gentilezza verso i bisognosi e per le sue idee che fecero avvicinare i bambini a Cristo.

Da dove proviene l’immagine di Babbo Natale?
Babbo Natale arriva dall’episcopo San Nicola che indossava sempre un vestito cerimoniale bianco e rosso con cui andava in giro in sella a un asino per portare regali ai bambini nel Medioevo (intorno al I secolo d.C.). Martin Lutero elaborò anche questa idea e la trasformò nell’immagine di Babbo Natale.

La tradizione natalizia romena.
Nella tradizione romena si crede che la Vergine Maria, accompagnata da Giuseppe, cercasse la notte del 24 dicembre un posto dove far nascere il suo bambino. Cercando un letto caldo, si imbatterono nella casa dei vecchi Natale (in romeno Cràciun si Cràciunoaia), ma questi si rifi utarono di aiutarli. Maria, stanca, si nasconde con Giuseppe nella stalla dei vecchi. La padrona di casa sente dei rumori provenienti dalla stalla e va a controllare cosa succede. Vede Maria che partorisce. La vecchia donna è colta da una pietà e bontà enorme vedendo il bimbo Gesù e compie il ruolo di fare da madrina al fi glio di Dio.Quando la vecchia torna a casa, il babbosi arrabbia con lei e in preda di un raptus taglia le mani a sua moglie. Rendendosi conto di cosa ha fatto scappa di casa e la vecchia prepara, cosi come può senza mani, dell’acqua calda per il bimbo. Maria vedendola soff erente le dice di mettere le mani dentro l’acqua calda e di guardarsele poi. Togliendo le mani dall’acqua, la vecchia si rende conto che le mani le sono ricresciute; questa è la ragione per cui in Romania si pensa che le madrine dei neonati abbiano le mani sante e ricoprano un ruolo importante nell’infanzia del bambino. Per quanto riguarda il vecchio, esso si pente e cerca un modo di pagare i suoi errori. Perciò lui diventa immortale e buono (ovviamente) decidendo di passare l’eternità a fare contenti i bambini regalando loro giocattoli durante la notte del 24 dicembre alla vigilia di Natale.

La festa di Natale in Romania.
In Romania il Natale si festeggia in modo molto tradizionale. Per noi la tradizione è molto importante perché è un modo di stare insieme e passare un periodo molto tranquillo in famiglia, mangiando, festeggiando e ridendo. I bambini si vestono in costumi tipici del Natale per andare dai vicini a cantare delle canzoni di natale. Le famiglie li accolgono offrendo loro da mangiare dolci o soldi, proprio come i tre magi che andavano in giro annunciando la nascita di Gesù Cristo. Ci sono vari artisti conosciuti in Romania che hanno dedicato numerose canzoni, chiamate colinde. Le canzoni di Natale hanno avuto origine sin dai tempi della romanizzazione della Dacia (ossia quando i romani invasero la Dacia antica, oggi conosciuta come Romania).

Tradizioni culinarie.
La tavola è ricca di cibi tradizionali. Il 20 dicembre è usanza tagliare il maiale e ricavarne la carne facendo salsicce, pancetta e diversi tipi di carni. Per quanto riguarda il dolce si fanno i colaci, cozonac (una specie di panettone fatto in casa), cornulete (piccoli cornetti di pasta sfoglia o pasta di grano ripieni o ricoperti di zucchero a velo). Naturalmente il vino rosso non manca. Tutti a tavola, in famiglia, si festeggia la nascita di Gesù. Poi dopo si va in chiesa per la Santa Messa alla vigilia di Natale. I genitori mandano i fi gli a dormire dicendo loro che Babbo Natale verrà a portare i regali. Si lascia qualcosa da mangiare per Babbo Natale, che entrerà dal balcone a portare i regali. Il secondo giorno i bambini si svegliano e trovano i regali sotto l’albero di Natale, molto contenti e soddisfatti di essere stati bravi ed educati durante l’anno.