Da qualche tempo nel quartiere Barriera di Milano i bagni pubblici sono qualcosa di più di semplici bagni. Chiediamo a Stefania Soi di raccontarci qualcosa di questo progetto.
La struttura dei bagni pubblici è rimasta tale al piano terreno, dove è attivo il servizio di docce a pagamento dal lunedì al sabato. Al primo piano, invece, è stato allestito uno sportello di informazione e orientamento che si occupa fondamentalmente di:
- accompagnamento alla ricerca del lavoro (preparazione del Curriculum Vitae, orientamento in base al tipo di lavoro cercato);
- orientamento ai servizi della città, ad esempio sui corsi di italiano, sia quelli per ottenere il diploma di scuola media che quelli gestiti dal volontariato;
- accompagnamento alla ricerca della casa attraverso ricerche su Internet e contatti personali e in coordinamento con gli altri servizi presenti sul territorio e la Circoscrizione;
- raccolta di informazione e divulgazione di eventi culturali;
- assistenza per problematiche legali in collaborazione con la Pastorale Migranti che ha un servizio di sportello legale rivolto alle problematiche sull’immigrazione molto efficiente.
La struttura dei bagni pubblici esisteva già prima della guerra e fu bombardata, subendo molti danni, ma mentre il piano superiore rimase intatto (e ancora si può ammirare un mosaico originale su una parete), il piano terra dovette essere ricostruito. Essendo spazi inutilizzati e pensando a cosa si potesse realizzare venne quindi, qualche anno fa, l’idea di trasformarli in una galleria per esposizioni interculturali e altre iniziative, culinarie ad esempio, che permettano di far conoscere le culture. È diventato quindi un circolo culturale in cui vengono e verranno promossi vari corsi (italiano per stranieri, cucina, informatica, altre lingue), mostre e altre iniziative, oltre ad essere un luogo a disposizione di associazioni realizzare i loro incontri. Un’iniziativa molto bella che abbiamo realizzato, e che speriamo di poter ripetere, è stato un percorso guidato a una mostra per un gruppo di portatori di handicap mentale (purtroppo il locale ha barriere architettoniche e non permette l’accesso a disabili su carrozzella). Il circolo è gestito da alcuni dipendenti e da molti volontari, anche del servizio civile; il clima che si respira tra di noi è quello di una grande famiglia.
Che tipo di problematiche emergono dagli utenti dello sportello informativo? Il problema più grande è quello lavorativo; purtroppo non abbiamo strumenti per off rire lavoro e quindi, di fronte alla crescita del problema, vivo spesso la frustrazione di non poter dare risposte. Lo sportello diventa soprattutto I Bagni Pubblici di via Agliè 9 un sostegno dal punto di vista psicologico, un punto di ascolto, cosa che comunque ha la sua importanza. Con il tempo ho imparato a comprenderele persone e a distinguere chi viene solo a chiedere, dando tutto per scontato, e chi invece si impegna, si rende anche disponibile in modo reciproco e solidale. Certo che, nella situazione attuale, sarebbe importante poter avere dei luoghi in cui off rire cibo e un posto per dormire, visto che i posti che esistono attualmente richiedono il permesso di soggiorno, lasciando chi è senza documenti anche senza alcuni tipo di aiuto.
I Bagni pubblici di via Agliè sono anche la sede di molti eventi realizzati all’interno del progetto “Intrecci di cultura”. Si tratta di un progetto di interazione tra vecchi e nuovi abitanti di Barriera di Milano promosso dal consorzio Kairòs nell’ambito del Bando “Immigrati nuovi cittadini” (protocollo d’intesa Compagnia di San Paolo-Città di Torino), in collaborazione con la Circoscrizione 6. Incontriamo la responsabile del progetto Erika Mattarella molto indaff arata per la preparazione di una imminente mostra dove esporranno artisti di varie culture che già avevano esposto singolarmente in eventi precedenti. Si intrecciano poi molte altre realtà associative che promuovono iniziative come ad esempio “On the road”, un progetto sulla sicurezza integrata svolto in collaborazione con le istituzioni locali. Tra le iniziative inserite in questo progetto segnaliamo un cineforum di quartiere proposto dall’ass. Alice, un festival d’arte solidale proposto dall’ass. Barriera sicura, l’emeroteca mobile, ovvero una biblioteca che si muoverà per le strade del quartiere portando cultura africana attraverso libri, giornali, fumetti, riviste e fotografi e, realizzata dall’ass. From the Nile.
Alcuni orari e riferimenti utili:
Sportello informativo: dal lunedì al mercoledì h. 14-17 e dal giovedì al venerdì h 14-18 INFO: 011.2207819 –
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Progetto Intrecci di Cultura: Erika F. Mattarella – 338.1577881
Progetto On the Road:
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