L'Associazione ABC dei bimbi e il laboratorio introduttivo alla nonviolenza
Associazioni
Scritto da Antonella Marino   

L’Associazione “ABC dei Bimbi” nasce dalla volontà comune espressa da un gruppo di mamme che, in qualità di gestrici e fruitici dei nidi familiari, hanno creduto nelle possibilità off erte dalla legge 285, nella valorizzazione della genitorialità, nella possibilità di off rire un buon accudimento ai bambini e alle bambine, di favorirne la socializzazione precoce e quella solidaristica tra le mamme.
La scelta del nome rappresenta il desiderio di occuparsi dei bimbi partendo dagli aspetti basilari della relazione madre-bambino che non può essere meglio realizzata se non direttamente da chi si occupa di bambini in quanto mamma e non solo in quanto educatrice.
“ABC dei Bimbi” anche per simbolizzare il desiderio di occuparsi dei bisogni dei bimbi a partire da quelli più elementari espressi nei primi mesi di vita, proseguendo fi no agli anni della scuola.
Il coronamento di queste aspettative è divenuto possibile grazie all’incontro con la UISP, da sempre impegnata nel rispondere alle esigenze specifi che che nascono dal territorio in tutte le sue espressioni e quindi adatta ad accogliere le istanze di un gruppo di mamme che ha fatto della solidarietà sociale un credo.
È nata quindi nel 2003 l’Associazione di Promozione Sociale “ABC dei bimbi” che conta su tutti coloro che credono nei principi esposti e ne condividono le finalità.
Nel 2005 nasce, all’interno dell’Associazione ABC dei Bimbi, la Banca del Tempo: si tratta di un’organizzazione in cui le persone scambiano reciprocamente attività, servizi, saperi, si auto-organizzano e “scambiano” il loro tempo per aiutarsi soprattutto nelle piccole necessità quotidiane. Sono luoghi nei quali si recuperano le abitudini ormai perdute, di mutuo aiuto, tipiche dei rapporti di buon vicinato, o dove l’aiuto abituale che ci si scambia tra appartenenti alla stessa famiglia o ai gruppi di amici si estende a persone prima sconosciute.
Da settembre 2008 abbiamo iniziato a collaborare con l’Associazione Help To Change e la Comunità per lo Sviluppo Umano, collaborazione che si è intensifi cata e ampliata con la nostra partecipazione al comitato organizzatore torinese della Marcia Mondiale per la Pace e la Nonviolenza.
Insieme abbiamo quindi organizzato il laboratorio introduttivo alla nonviolenza: un lavoro strutturato in due incontri e rivolto a genitori, docenti, educatori e cittadini interessati all’argomento.
Lo scopo del laboratorio è quello di introdurre il tema della nonviolenza e del suo contrario, la violenza, cercando di agganciarlo al vivere quotidiano di ciascuno.
L’agire nonviolento consente di interrompere la catena della violenza regalando, a chi fa la fatica di uscire dalla risposte sociali standard, una vita con minori tensioni, più senso, più possibilità di decidere del proprio destino, maggiori possibilità di creare relazioni umane forti e solidali (e non è cosa da poco).
Nel ruolo di educatore, docente, genitore, dare un esempio di comportamento nonviolento ai nostri fi gli /alunni li farà partire avvantaggiati in questo percorso di reale evoluzione del genere umano che è il superamento della violenza.

Programma del laboratorio introduttivo alla nonviolenza

Primo Incontro:
Definiamo i termini violenza e nonviolenza - La nonviolenza da un punto di vista psico-sociale

- Definizione del concetto di violenza e del concetto di nonviolenza
- Esempi storici di applicazione di metodi non violenti per la risoluzione di conflitti anche molto complessi: Ghandi e M. L. King
- La nonviolenza nella vita quotidiana. Riconoscimento della violenza fatta o subita Alcuni punti di riferimento per un’esistenza che aspira alla nonviolenza
- Attività di gruppo per promuovere la nonviolenza

Secondo Incontro: La nonviolenza da un punto di vista sociale ed antropologico
- Una concezione di uomo che superi la necessità della violenza (Nuovo Umanesimo). La radice dell’azione umana e l’etica della libertà. Umanesimo ed antiumanesimo – regola aurea ed atteggiamento umanista
- Applicazione di quanto visto nel laboratorio nella vita quotidiana: attività specifiche

Per informazioni:
Giorgio 335/66.95.959 - www.helptochange.it/Scuole
Antonella 349/35.09.230 Questo indirizzo e-mail è protetto dallo spam bot. Abilita Javascript per vederlo.