Avventure, appelli e altre storie |
Società |
Scritto da Anna Beltrami |
Anche quest’anno ci riprovano. Ossi duri, gente tosta. Ai piani alti hanno deciso che gli studenti di Lettere e Filosofia hanno troppi appelli e ne vogliono eliminare un po’. Attualmente il calendario accademico prevede esattamente 8 appelli: 3 nella sessione invernale, 1 ad aprile, 3 nella sessione estiva ed 1 a novembre. In tutto 8 appelli. Tenendo conto che ogni anno uno studente dovrebbe totalizzare 60 crediti e tenendo conto che ogni esame vale 6 crediti, mi sembra di capire che bisognerebbe sostenere 10 esami ogni anno. Bene. La sensazione è che qualcosa non quadri. Sfruttando le conoscenze logico-matematiche acquisite in questi interminabili anni di studio si arriva alla conclusione che è praticamente impossibile, allo stato attuale delle cose, riuscire a sostenere tutti gli esami che andrebbero sostenuti nei limiti di in un anno accademico. Sono scioccata, sconvolta, addirittura turbata nel profondo più profondo del mio animo. Bene. Lo ripeto: è già attualmente impossibile riuscire a sostenere 10 esami all’anno, perché gli appelli sono sempre e comunque 8. Analizziamo meglio lo stato attuale delle cose. Come ogni studente sa, a volte le date in cui sostenere i vari esami potrebbero non coincidere esattamente all’interno di una sessione; ad esempio l’esame di storia romana potrebbe essere il 20 giugno, mentre l’esame di linguistica potrebbe essere addirittura tre giorni dopo. Ben tre giorni di tempo per riguardare e ripetere quel fantastico manuale privo di qualsiasi attrattiva estetica, cullato come un figlio prediletto da ben 2 mesi. Nella mente si crea un vortice di informazioni, una specie di tempesta finale di date e definizioni, tutte regolarmente cancellate dalla propria memoria poco tempo dopo. Non ho mai pensato che questo fosse il modo migliore per prepararsi ad un esame universitario. Ma “noi figli dell’abbondanza”, noi giovani, siamo troppo abituati ad avere la pappa pronta. Si tratta solo di un po’ di adrenalina in più, due esami in tre giorni, wow, che avventura. La situazione è tragica, ma non ancora abbastanza. Purtroppo si può verificare un’eventualità se possibile anche peggiore della precedente. Può capitare che due esami differenti si svolgano nello stesso giorno. Il tempo per passare da un argomento all’altro si riduce allora allo spazio di qualche ora. è anche questo un espediente per rendere la vita universitaria più eccitante? Ho pensato molto alla storia degli esami che coincidono. Ed ho cercato di trovare un senso. Alla fine si cerca sempre di trovare un senso, persino se ci si trova a Palazzo Nuovo. Ci deve essere una logica da qualche parte in tutto questo. Se qualcuno ha voluto che le cose stessero in questo modo deve aver almeno pensato ad una soluzione. In ben 5 anni di frequenza all’università non sono riuscita a trovare una possibile risposta, tranne una. è possibile che sia stata influenzata da tutti quei film sui cloni che girano ultimamente, o forse c’è una connessione. E se tutto ciò fosse parte di un sistema per verificare la possibilità dello sdoppiamento degli esseri umani? Forse stanno portando gli studenti all’esasperazione perché sperano in cavie fresche pronte a sperimentare su di sé anche la clonazione pur di riuscire a laurearsi in tempo. Personalmente la cosa mi ha tentato molto in questa mia brillantissima carriera universitaria. Ebbene si, ho una sorella gemella identica alla sottoscritta. Peccato che anche lei avrebbe bisogno di usarmi come doppione… e allora la cosa risulta comunque impossibile. Mi viene anche in mente quel telefilm, In viaggio nel tempo, dove uno scienziato, che per l’appunto viaggiava nel tempo, era sempre accompagnato da Al, un ologramma che alla fine salvava sempre la situazione. Forse un giorno avremo un ologramma che sostiene l’altra metà dei nostri esami. Allora avere 8 appelli per sostenere 10 esami avrebbe un senso. |