L'er(e)zione del vulcano - a loro insaputa |
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Scritto da Sergio Lion | |
L’er(e)zione del vulcano – a loro insaputa –
Attualmente sembra che i significati fondanti di questo sistema di cose si siano svuotati della loro sostanza; nella pratica un po’ come il vecchio film “Sotto il vestito niente” si porta a spasso per il mondo l’apparenza e non più la sostanza che dà valore ad ogni scelta ed azione compiuta. Come disse un tale: “il dado è tratto”, oppure come al casinò: “Rien ne va plus! Les jeux sont faits”.
Sembra che qui non ci sia più nulla da offrire, tranne che “Le tagliatelle di nonna Pina” e gli spogliarelli di Sara Tommasi. L’indifferenza ha un posto in prima fila, come diceva il vecchio slogan della cara vecchia inflazionata e svenduta “Rai, radiotelevisione Italiana” alla quale paghiamo (almeno qualcuno) ancora il balzello del famoso Regio Decreto. Ci sono ministri e altri lacchè che propongono anche di togliere una settimana di ferie alla povera gente perché il “p.i.l.” è basso e bisogna recuperare... Ma non si riesce a capire il perché proprio chi non ha mai lavorato in vita sua debba parlare di lavoro. Non si riesce nemmeno a capire il perchè all’istituto INGV (Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia) abbiano affidato il ruolo di direttore ad un professore di ginnastica, in amicizia “neutrinica gelminiana” ed all’ufficio stampa abbiano messo una porno attrice (anche se ex) amica del tale politico che l’ha raccomandata... come lei stessa ha dichiarato!! Ma se un vulcano sarà in erezione lo scoprirà subito e con i giusti accorgimenti l’eruzione finirà di botto! Con sommo piacere popolare! Intanto mentre gli Italiani riempiono i ristoranti nell’approssimarsi dell’Ultima Cena a loro insaputa, Qualcuno ordina una “pizza mari e Monti” col peperoncino e la vorrebbe andare a mangiare a Berlino con una bella fetta di “tiramisù” preparato con il mascarpone ammuffito. Voglio divagare un po con qualche curiosità del tempo andato per provare a collegare gli avvenimenti antichi con gli andamenti della società odierna. Parecchi anni prima di Cristo, a Roma, il signor Marco Porcio Catone detto Catone il Censore si rivolgeva a signor Quinto Minucio Termo (un Patrizio sanguinario che provava piacere nello sterminare i suoi nemici in battaglia compiendo genocidi ed atrocità nei confronti dei prigionieri ormai arresi) e gli diceva: “Il becchino nasconde il suo mestiere, tu invece lo ostenti”. Ecco sono epoche diametralmente opposte, ma la frase è molto attuale e la si potrebbe “girare” alla maggior parte dei novelli “Patrizi” che senza vergogna alcuna e vomitando obbrobriose menzogne, rendono il popolo sempre più povero inducendo molti al suicidio per motivi economici. Rimanendo nell’antica Roma, il signor Gaio Svetonio Tranquillo (70-140 d.C.) parlando dell’imperatore Tiberio (colui che inviò Ponzio Pilato in Palestina) diceva che costui si dilettava al corteggiamento delle donne, cercando di ottenere sesso da tutte, belle, meno belle, giovani e meno giovani. Lui già molto avanti con l’età pensava che comunque, data la sua posizione sociale nessuna femmina avrebbe mai osato negargli nulla. Mollonia lo fece, e per questo Tiberio le aizzò contro numerosi delatori che la portarono in tribunale. Fu ingiustamente condannata ed anche allora l’imperatore caprone e bavoso tormentandola continuava a chiederle se si era pentita di tale diniego. Lei uscendo dal tribunale andò invece nella sua dimora e si uccise con un pugnale. Prima però ad alta voce gridò il suo sdegno e rivelò così tutti i vizi di quel vecchio ripugnante, deprecandolo. Mollonia ebbe il coraggio di rifiutarsi, ricordando a tutti cosa vuol dire avere dignità. A dispetto di tutte le ragazzotte della famosa ed attuale “Olgettina”. Tornando alla situazione politico-economica attuale della nostra cara vecchia Europa voglio sottolineare ed applaudire la clamorosa vittoria del Partito Socialista nella Repubblica Francese, che finalmente in libere elezioni ha mandato a casa il signor Sarkozy Nicolas. Questa inaspettata vittoria ha preso corpo in un continente ormai quasi pervaso dalla rinascita della destra quasi ovunque. Addirittura nella povera Grecia il popolo ha recentemente votato ed eletto (al secondo tentativo; al primo tentativo non si riuscì a formare una maggioranza) un governo di destra, nonostante sia proprio la forza politica responsabile del dissesto finanziario che sta provocando veri drammi sociali nella culla della democrazia. Non si era mai verificato prima d’ora che i potenti che governano l’Europa dall’alto delle loro banche (e non parlamenti, che ne sono purtroppo asserviti) trattassero un popolo di uno Stato sovrano Europeo alla stessa stregua di come hanno sempre trattato i popoli degli stati Sovrani (o almeno cosi dovrebbero essere) del Terzo Mondo. Chissà, forse tra le enormi diversità economiche che caratterizzano i popoli del primo mondo e del terzo mondo finalmente si potrà iniziare a trovare un punto comune per affrontare e sconfiggere gli artefici e promotori del Grande Inganno? In ogni caso quando ci chiederanno scusa, sarà troppo tardi. A sarà düra! |