Volontariato internazionale: il viaggio si fa meta Stampa
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28-29 settembre, rue de Chambery, Belgio; l’SVI organizza un’assemblea per tutti i volontari. Esperienze ed immagini come materia di scambio.Porto su queste pagine un insolito caso accadutomi in un quartiere industriale di Bruxelles, scenario periferico e sonnolento come se ne vedono tanti in giro. Ringrazio innanzitutto l’SVI

(Service Volontaire International), l’organizzazione che mi ha permesso il soggiorno in Belgio, e che ha voluto dedicare un week-end (in data 28-29 settembre, presso la struttura “l’Arc”, situata in rue de Chambery) ai volontari, sicché potessimo creare luoghi di dibattito tra chi ha già concluso il suo progetto, svoltosi altrove, e chi, come me, è ancora in corso di esperirlo.

Tutto molto interessante ed istruttivo, ma il ricordo che mi si è infagottato meglio qui dentro non riguarda le assemblee del sabato; e non mancherò l’occasione di informarvi in merito all’SVI e alla singolare possibilità che rappresenta per i giovani italiani, da sempre “figli di mamma”. Preferisco tuttavia testimoniare le impressioni avute durante la visita lungo i quartieri in parte piacevoli della città (come quello dell’introduzione), programmata di domenica, sotto la guida del signor Guido Vanderhulst, bruxellese versato in materia della sua città. Devo affermare che il suo affaccendarsi in appassionate spiegazioni mi ha scosso quasi fino alle lacrime (è sempre struggente vedere una persona che crede in quello che fa); non è cosa da poco conservare un valore, fosse solamente quello della propria città natale, negli strani giorni in cui capita di vivere; giorni dove il valore si fa “prezzo”, dove il mercato veste i panni del regista nella buona parte delle operazioni politiche, riflettendosi spesso anche sulla mentalità del singolo. Spesso l’istruzione non offre i mezzi adeguati per la comprensione della realtà interiore ed esteriore degli individui, i cui cambiamenti sono radicali e con un ritmo tendente al prestissimo; credo che in ragione di ciò il divario tra le differenti generazioni aumenti in maniera esponenziale. La situazione che ho appena descritto non è detto che sia assolutamente negativa, anzi l’incontro con persone come la nostra guida può realmente aprire degli spazi di semplice comunicazione tra le generazioni, almeno per la possibilità di ricercare valori comuni su cui confrontarsi.

Uscite dall’Italia se n’avete l’ambizione: qui di seguito allego indirizzi utili per organizzarvi al meglio.

Stranaidea

Indirizzo Via Paolo Veronese 202 - 10148 - Torino (TO).

Recapiti: Tel. 011.3841531/Fax 011.3841583 E-mail: Questo indirizzo e-mail è protetto dallo spam bot. Abilita Javascript per vederlo. .

Organizza conferenze alle quali potete iscrivervi, aiutandovi a farvi largo tra il database europeo contenente tutti i progetti, gestisce colloqui, aiutandovi a partire, passo per passo.

http://www.servicevolontaire.org

Il Servizio Volontario Internazionale (SVI) è un’associazione di gioventù pluralista belga, gestita da e per i giovani, da e per i volontari. Apolitica, senza appartenenza religiosa, il SVI è aperto a tutti, senza distinzione di nazionalità, di razza, di filosofia, di situazione economica, d’educazione o d’orientamento sessuale. Il SVI è registrato in Belgio come associazione senza scopo di lucro. L’associazione agisce principalmente nell’ambito del volontariato internazionale ma anche nei settori dell’economia sociale, del turismo solidale e degli scambi interculturali tra i giovani europei e il resto del mondo.