Before I die, tra ricerca esistenziale ed ironia
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Oltre trecento muri e centinaia di risposte alla domanda esistenziale per eccellenza, in oltre sessanta paesi del mondo; beforeidie viene alla luce nel 2008 ed è in larga crescita.

Nasce dall’iniziativa di Candy Chang e del suo gruppo di amici l’istallazione che verrà replicata più di quattrocento volte in oltre sessanta paesi del mondo.(Kazakistan, Francia, Inghilterra, Giappone, Cile, Cina...)

 

Nessuno tela o pennello a realizzare l’artista; semplicemente la facciata di una casa abbandonata (situata a New Orleans, in Marigny street), il getto bianco e graffiante di una bomboletta, della vernice nera effetto lavagna.

A differenza di un qualsivoglia pezzo di bravura di street art, sarà l’osservatore a decretare il termine dell’opera, apponendo  la sua risposta alla fatale domanda, scritta più volte, in bianco su nero: “cosa vorresti fare prima di morire?”

Risale a una notte di febbraio 2008 il muro iniziale che in una sola notte verrà ricoperto di risposte, ora toccanti ora scherzose, e che decreterà la nascita della pluripremiata comunità beforeidie.

Candy riferisce di aver trovato ispirazione dalla ferma contemplazione della propria morte, dalla possibilità di creare uno spazio di interazione e riflessione su un tema soventemente rifuggito dall’intero tessuto sociale. “è facile venire catturati dalla routine quotidiana e scordarsi cosa veramente conta per noi” afferma.

Il cinque novembre negli USA è uscito un libro a raccolta di tutte le foto dei muri sparsi attorno al mondo, e della mirabolante quantità di risposte.