Accettabile o non accettabile (questo è il problema)
Articoli - Società

Si usa dire che il diavolo si nasconde nei dettagli, ed in effetti penso sia proprio vero; è altresì vero che è peggio una mezza verità che una bugia,

poichè la bugia è smascherabile più o meno facilmente, mentre la mezza verità insinua il dubbio nell’interlocutore che avrà più difficoltà nello stanare l’eventuale mentitore o mentitrice. Parliamo del caso di Clayton Lockett ucciso con un’iniezione letale il 2 maggio 2014 negli Stati Uniti in seguito ad una condanna inflitta per un crimine efferato commesso anni prima. In realtà quest’uomo è deceduto in seguito ad un infarto, dopo 40 minuti di agonia dovuta alla rottura della vena nella quale si stava iniettando il siero velenoso. Il presidente americano che ha ricevuto ultimamente il premio Nobel per la pace ha dichiarato pubblicamente che questa esecuzione “non ha rispettato i criteri di umanità”; che la pena di morte è una pena adeguata per chi abbia commesso questo tipo di reati efferati, ma che molti innocenti sono finiti al patibolo per mano dello stato, e che come si può intuire, l’errore non è rimediabile. Ma io mi chiedo: qual è il “criterio di umanità” che si deve rispettare quando si uccide un individuo per conto dello stato? Lo stesso criterio di umanità che rispetta ad esempio un criminale quando uccide la vittima di turno? è una contraddizione in termini, degna della nostra epoca assente di valori (tranne che quelli “bollati” ormai anch’essi svalutati).  La verità è che bisogna assolutamente far passare queste nefandezze come “accettabili” dall’opinione pubblica attraverso l’informazione di massa, che altrimenti non approverebbe (tacitamente) più. Senza parlare che noi “belli addormentati occidentali” ci scandalizziamo (almeno quelli tra di noi che possono ancora vantare una coscienza sveglia) quando una volta su dieci veniamo informati nella sesta pagina di un giornale sportivo che in Iran o in Arabia Saudita le esecuzioni capitali avvengono con metodi tipo impiccagione, lapidazione con varie torture, ma non ci scandalizziamo (neppur fintamente) per niente se per tali uccisioni viene usata l’iniezione letale, che per sentito dire è preceduta da quella anestetica... quindi umana occidentalizzata. La stessa “accettabilità” viene sempre sponsorizzata dai vivisettori, che si fanno chiamare scienziati e dalle aziende di produzione di carne e pesce: se infatti l’opinione pubblica venisse a conoscenza dei loro “criteri di accettabilità” probabilmente saremmo tutti vegani e ci cureremmo in erboristeria (o con medicine studiate e sperimentate con metodi non cruenti; ma si sa, tali metodi non fanno guadagnare le aziende sfruttatrici della sofferenza).