I nostri diritti: una conquista o un sacrificio?
Diritti violati
Scritto da Catalin Fistos   

La rivoluzione del 1789, le proteste del 1919 contro il regime degli Zar, la rivoluzione del 1989 contro il regime comunista e la caduta del muro di Berlino, le proteste degli operai negli anni di fuoco - gli anni ’70 - in Italia e delle donne per la pari dignità tra uomo e donna.


Le recenti proteste in Moldavia, Ossezia, Georgia e Cecenia (conclusasi con la guerra in Cecenia in cui furono commessi crimini contro l’umanità). Tanti esempi di rifi uto contro le ingiustizie verso l’umanità e la libertà. Persone che hanno dato la loro vita per la nostra libertà. Anche i sopravvissuti di questi eventi storici hanno avuto un ruolo diretto a ricordare gli eventi di quei periodi. I nostri nonni, padri o fratelli maggiori possono raccontarci come la gente si opponeva ad un regime crudele.
Sin dal 1789 si continua a combattere per il mantenimento di questi diritti. Ma sono davvero diritti che ci spettano in quanto uomini? Siamo davvero liberi? A mio avviso noi viviamo nell’illusione, continuiamo a credere di essere liberi e che i governi rispettino i diritti fondamentali. Basti pensare alle recenti proteste contro le riforme del governo attuale: come sono andate a fi nire? La maggior parte in una dimostrazione di violenza gratuita in cui la comunicazione era solo un sogno lontano.
La televisione non fa altro che alimentare la violenza, poi conclude dicendo che i diritti sono rispettati e il governo sta facendo un buon lavoro con le sue riforme (sì, certo: i famosi punti, nessuno dei quali è stato portato a termine con responsabilità). Il programma del governo per tutta la sua legislatura si è concluso con licenziamenti, tagli, aumento delle imposte.
La giustizia in Italia non funziona da molto tempo e il numero dei delinquenti aumenta costantemente, così come il numero delle vittime. Dove sta il diritto a ottenere giustizia?
L’immigrazione è uno dei famosi punti che il governo ha promesso di “risolvere”. Certo, ha emanato il pacchetto sicurezza e la sanatoria, una truff a! Il permesso di soggiorno a punti? Ma che cosa signifi ca? Gli immigrati, per abitare in Italia, devono ottenere dei punti superando degli esami? Un uomo deve essere libero di abitare nel paese dove richiede asilo a seguito di guerre, carestie e pestilenze nel paese di origine. Certo è giusto che uno straniero sappia la lingua del paese in cui abita e lavora, che conosca la storia e le tradizioni di quel paese per non violarne le leggi. Ma se viene rimpatriato senza motivo non appena mette piede in Italia, rischia di essere condannato a una vita di povertà. L’Italia eroga risorse alla Libia per “occuparsi della questione degli immigrati”. La Libia non risolve questo problema per evitare che i suoi cittadini migrino in Italia e si intasca pure i soldi... (almeno li usasse per fare il bene del suo popolo, per rimuovere la povertà in cui si trova).
La politica attuale non vuole gli immigrati, essa rifi uta l’accoglienza degli immigrati perché i telegiornalgli immigrati siano un pericolo o dei criminali. Però usa una parte di loro per il lavoro in nero, perché il lavoro degli immigrati viene pagato meno. Dove sta la sicurezza sul lavoro? Il governo dovrebbe assumersi la responsabilità di risolvere il problema delle “morti bianche”.
Eppure l’Italia dovrebbe sapere che gran parte degli operai e degli impiegati assunti pagano tutte le tasse perché hanno la trattenuta alla fonte. La maggior parte dei liberi professionisti e degli imprenditori evadono il fi sco. Le loro dichiarazioni dei redditi riportano situazioni di povertà (un avvocato guadagna meno di un operaio). L’Italia è mantenuta dai lavoratori subordinati e dagli stranieri. Evadere è sempre un reato, quindi chi evade con una certa continuità commette un reato.
Sottopagando i poveri, vengono violati i loro diritti, la loro dignità non ha signifi cato. Le persone hanno tendenze egoistiche e la vita sembra una continua lotta per la sopravvivenza. Ma la mia opinione è che l’uomo è dotato di ragione e come essere intelligente può fare la differenza tra bene e male.
Purtroppo ci sono un sacco di persone che ragionano in modo egoistico e non si fanno scrupoli pur di ottenere vantaggi rispetto ad altri.
Non esiste il rispetto per chi ha combattuto per ottenere la nostra libertà, la Dichiarazione Universale dei diritti fondamentali dell’uomo? Tutto il sangue versato per la nostra libertà, il lavoro dei padri costituenti. Lo dobbiamo a loro, a chi ha lavorato per costruire ciò che abbiamo. Non serve una nuova guerra mondiale per capire l’importanza del vivere civile e nonviolento. Ci vorrebbe una disciplina più severa a scuola e meno egoista da parte dei professori: il bambino impara ciò che vive! Se vive in un mondo violento è portato a essere violento anche lui. Smettiamola, ora, di essere degli animali che combattono per la sopravvivenza e pensiamo a vivere civilmente. Usiamo la nostra intelligenza, se ce l’abbiamo ancora, altrimenti fi niremo in un nuovo confl itto che avrà dei risultati terribili sull’uomo. Non dimentichiamo la bomba atomica su Hiroshima e Nagasaki. Se avvenisse a scala mondiale il nostro pianeta ne risentirebbe molto. Ci stiamo autodistruggendo.