La situazione in Grecia e... in Repubblica Centrafricana |
Diritti violati |
Scritto da Sergio Lion |
La situazione in Grecia è un collasso casuale del neoliberismo sfrenato che si è impossessato del potere politico schiavo della speculazione finanziaria, oppure è totalmente un piano preorganizzato dalle superpotenze economiche per “testare” quali possano essere le conseguenze del violento ed inatteso esproprio dei diritti fondamentali degli esseri viventi in uno stato facente parte della grande Unione Europea, tutrice fin’ora indiscussa nelle sale del potere della salvaguardia dei diritti universali dell’uomo?
Da molto tempo ormai stiamo assistendo al lento ed inesorabile affossamento dello stato greco, che dista poche decine di miglia marittime dalle nostre care coste, ma sembra che la maggioranza di noi non abbia capito il peso e la portata che tale evento potrà abbattersi anche sulla nostra economia. Tanto per fare un esempio basterebbe visitare il sito internet www.viaggiaresicuri.it indicando la Grecia come destinazione desiderata; una volta caricata la pagina iniziare quindi a leggere le prime raccomandazioni che il sito si premura di dare al turista “per caso” ed ecco l’illuminazione! Testualmente dal sito: «Continua a permanere nel Paese una situazione di generale criticità determinata da proteste e da scioperi dovuti alla crisi economica e politica. Si ricorda che, nel corso del corrente anno, sono stati registrati gravi scontri avvenuti nell’area centrale della capitale (Piazza Syntagma, Panepistimiou e Omonia). Situazione sanitaria: Il Ministero della Sanità greco ha intensificato sia i programmi di prevenzione, sia il coordinamento con le strutture sanitarie locali. Per ulteriori approfondimenti, si invita a consultare il sito: http://www.salute.gov.it. Si consiglia, infine, ai connazionali di registrare i dati relativi al viaggio che si intende effettuare sul sito “Dove siamo nel mondo” e si raccomanda vivamente di sottoscrivere una assicurazione che copra anche le spese sanitarie e l’eventuale trasferimento aereo in altro Paese o il rimpatrio del malato.»
Devo considerare due cose importanti, la prima è: l’avviso di pericolo di contagio del virus del Nilo occidentale e la richiesta accorata di registrarsi al sito “dove siamo nel mondo” nel caso si avesse l’intenzione di recarsi nella ex culla della democrazia. Sviluppando i concetti direi che la crisi provocata dalle classi abbienti e ricche sta attualmente provocando un’epidemia che se non prontamente fermata facendo in modo che tutti, e dico tutti, possano poter di nuovo godere di uno standard sanitario eccellente, con l’andar del tempo potrebbe colpire anche coloro che ancora si credono immuni, facendo parte dell’ormai rinomato “uno %” dell’umanità che ancora si può permettere l’acquisto delle medicine all’occorrenza. Nel secondo punto di riflessione basta dire semplicemente che la raccomandazione di iscriversi al sito “dove siamo nel mondo” è una caratteristica pressoché richiesta per viaggi in paesi in via di sviluppo tipo la Repubblica Centrafricana, della quale voglio pubblicare un dettaglio della relativa scheda del sito Viaggiareinformati.it.
«Repubblica Centrafricana - Documento diffuso il 05.11.2012. Tuttora valido. Si sconsigliano viaggi e spostamenti al di fuori della capitale Bangui, unica area del Paese nella quale le Forze di Polizia sono in grado di garantire la sicurezza. Si sconsigliano altresì movimenti in ore notturne o senza adeguate misure di scorta e di sicurezza. Massima cautela va osservata in tutte le aree al confine con il Sudan, il Ciad e la Repubblica Democratica del Congo verso l’Uganda, a causa della possibile presenza di bande armate e/o di ribelli. Avvertenze: Si consiglia di: – evitare assolutamente spostamenti nelle ore notturne; – fermarsi ai blocchi di polizia e mostrarsi cortesi e concilianti; – usare cautela nell’uso dei mezzi pubblici (taxi collettivi); – evitare di esibire oggetti di valore quali gioielli, orologi, denaro, ecc.; – portare con sé solo piccole somme di denaro in contanti; – non fermarsi e raggiungere immediatamente il posto di Polizia più vicino in caso di incidente con danni a persone; – portare con sé solo le fotocopie certificate dei documenti, lasciando gli originali custoditi in albergo; – non fotografare il palazzo presidenziale e tutti gli edifici pubblici; – non scattare foto o video reportage nella capitale.» Ed infine, come volevasi dimostrare: Si consiglia di registrare i dati relativi al viaggio che si intende effettuare nel sito: www.dove siamo nel mondo. Personalmente ritengo aberrante che venga consigliato di non fermarsi in seguito ad un incidente stradale con danni a persone. Fortunatamente viene anche detto di recarsi subito presso un posto di polizia per far mandare i soccorsi, ma sembra solo un’affermazione dettata dalla circostanza, che spero non dover mai leggere nei consigli per visitare qualche stato europeo. A sarà dura. |