Agora
Cinema
Scritto da Giancarlo Barbieri   

Il film è ambientato alla fi ne del quarto secolo dopo Cristo, in Alessandria, considerata in quel momento la capitale del sapere e depositaria, all’epoca, della biblioteca più grande al mondo.
Narra la difficile coesistenza tra culti pagani, Ebraismo e Cristianesimo, fi no a poco tempo prima proibito. Il fi lm permette di riflettere su quali possano essere i motivi alla base della mancanza del raggiungimento di un punto di equilibrio e di integrazione tra tali differenti culti.
Il racconto si snoda raccontando i rapporti che intercorrono tra tre personaggi principali. Ipazia, la protagonista femminile, che incarna l’ideale della razionalità che da solo, secondo ella, giustifi cherebbe la realtà in cui ci dibattiamo; il suo schiavo, Davo, impegnato nel tentativo di fare propri gli ideali cristiani e di emanciparsi attraverso di essi; infi ne Oreste, dibattuto tra le due realtà che cerca di gestire, che diventa un leader politico.
L’autore ci porta a immedesimarci nella protagonista femminile, che appare l’unica in grado di utilizzare e gestire i propri strumenti culturali, al fi ne di evidenziare e valorizzare tutto ciò che può unire e, per contro, mostrare la fallacia e l’inconsistenza di ciò che appare dividere. Ma la protagonista soccomberà in questa lotta ove giudei e cristiani paiono accecati da un unico fine: quello di cooptare quanti più seguaci possibile.
Come pure Ammonio, antesignano di un cristianesimo integralista, che attraverso l’utilizzo della violenza finisce per perdere di vista quello che è l’ideale cristiano per eccellenza: la tolleranza. Quella che emerge triste, nel finale, è la consapevolezza che Cristianesimo, Ebraismo e razionalità, pur essendo di per sè ideali che permetterebbero un’integrazione e una convivenza pacifica, finiscono per essere distorti in nome della sete di potere e di potenza che animano coloro che dicono di rappresentarli.