Immigrazione. Gheddafi prepara deportazione profughi eritrei
Comunicati stampa
Scritto da Convergenza delle Culture   

“Ci è giunta notizia dall’Agenzia umanitaria Habeshia che, il 3 settembre, sedici ragazzi e cinque ragazze di nazionalità eritrea, tutti profughi, sono stati prelevati dalle autorità libiche dalle loro abitazioni nella città di Benkazi”. Lo affermano Roberto Malini, Matteo Pegoraro e Dario Picciau, co-presidenti dell’organizzazione per i diritti umani EveryOne. “I ragazzi” continuano gli attivisti, “sono stati raggiunti in tarda serata da un rappresentante dell’Ambasciata eritrea a Tripoli, il quale ha comunicato loro che presto, a causa della mancanza di un passaporto valido saranno deportati nel Paese d’origine. La notizia ha ovviamente messo in allarme tutti i profughi attualmente trattenuti nei centri di detenzione libici, che temono un’imminente deportazione forzosa, senza la possibilità di ricevere l’adeguata protezione umanitaria. “Tutto questo” spiega la presidenza del Gruppo EveryOne, “accade in conseguenza dell'accordo Italia-Libia, secondo il quale il leader Gheddafi si impegna a fermare nel suo Paese i profughi richiedenti asilo, impedendo loro di beneficiare della convenzione di Ginevra e di godere dunque dei propri diritti fondamentali.
Convergenza delle Culture si unisce al Gruppo EveryOne nel chiedere al Governo Italiano di attivarsi al più presto per scongiurare un’imminente deportazione che potrebbe mettere in serio pericolo di vita i profughi. Sollecitiamo inoltre l'intervento da parte dell'Alto Commissario Onu per i Diritti Umani, dell'Alto Commissario Onu per i Rifugiati, del Consiglio d'Europa e delle organizzazioni internazionali per i Diritti Umani affinché vengano fermati al più presto i respingimenti dall'Italia e da Malta, che avvengono in base a politiche xenofobe e a un accordo iniquo con la Libia, che viola in toto la Convenzione di Ginevra.