Un povero fa paura, ti può macchiare gli abiti. Può essere svogliato, chi vuole lavorare lavora.
Un povero fa paura, ti può macchiare gli abiti. Può essere svogliato, chi vuole lavorare lavora. Un povero non porta nulla, non contribuisce al circolo virtuoso dell’economia, vuole assistenza, un povero pesa, probabilmente non ha talento, oggi ci sono tante possibilità, i nostri vecchi si son fatti un paniere così, è che non si è fatto la guerra, sennò capirebbe. Un povero non sa vivere e viaggia per strada, come fa a non avere vergogna, un povero sarà invidioso e l’invidia è una pianta cattiva. Un povero sta immobile per ore, a guardare altri che fanno cose, ma come caspita fa a star lì per ore, è un simbolo inutile, magari si piange addosso. La gente guarda il povero, gli uni commentano e compatiscono, magari condividono, altri disdegnano, si affrettano, masticano parole acri. Davanti al povero si svela il segreto che tanti cercano. Pagine di filosofia, e psicologia sociale, antropologia e storia economica, stampate su facce da poveri, si fa fatica a leggere, come d’altronde i libri. Chi lavora inoltre non ha tempo per leggere libri. Né per stare a guardare certe facce. |