Quant’è bella giovinezza / che si fugge tuttavia / chi vuol esser lieto sia / Del doman non v’è certezza*
Poesie
Scritto da Enrico Ramasso   

* Ispirato ad una poesia di Lorenzo Il Magnifico.

Ogni anno, per Natale,
ci si trova e si fa festa,
quando arriva Carnevale,
si finisce quel che resta.

Ogni anno si peggiora,
ma non siamo alla malora.
Non pensiamoci, suvvia!
Chi vuol esser lieto sia!

Dell’Italia ora parliamo:
qui siam nati e qui viviamo:
Ci stiam male?
Cari amici benedetti,
tutti voglion comandare!
Siamo in buona compagnia
Chi vuol esser lieto sia!

I partiti son raccolti
tutti quanti su un gran carro
a sinistra e destra volti.
anche i “leghi” color ramarro.
Loro ai voti tengon molto
sia del furbo che dello stolto.
Poi, ….che vada purchessia!
Chi vuol esser lieto sia!

Son parecchi gli statali,
i piloti e i forestali:
ben pagati, sfaticati e scioperanti,
alla faccia di quei “sudditi” votanti.
Vuoi che il fegato si schianti?
Prova Posta e Ferrovia!
Chi vuol esser lieto sia!

Solo al Fisco sono contenti
occhi di lince, lupi con denti,
alla ricerca di contribuenti,
per incassare, e son lamenti.
Introiti che poi il deficit si porta via!
Chi vuol esser lieto sia!

Non parliam degli ospedali:
si consuman capitali
per baroni e necrofòri,
intermediari e fornitori
E il tapin resta in corsia.....
Chi vuol esser lieto sia!

Ma non basta... Vuoi che guardi?
Passan mafia e delinquenza,
vi son buchi di miliardi
per la grande incompetenza.
Stiamo stretti?
Tutto va ben....è democrazia.
Chi vuol esser lieto sia!

Se la scena sembra buia,
noi fidiam nello “stellone”
E da figli (coglioni) di Gianduja
ci tiriamo su il calzone
e diam bando alla tristezza.
Chi vuol esser lieto sia!
Del doman non v’è certezza.