Ballata per le spose Stampa
Articoli - consigli
Scritto da Riccardo Marchina   

A cura di Luisa Ramasso

Questo è il terzo volume pubblicato da
Riccardo Marchina, il quale possiede
una delicatezza così poetica, quasi sacra,
nel descrivere queste persone così diverse,
così fuori dal comune.
Il libro è composto di tre racconti che si
intersecano un nell’altro. I personaggi di
un racconto si incontrano in quello successivo.
In questo modo il nostro autore ci racconta
la vita raminga degli zingari rom.
Zingaro, appunto, è l’enigma che accompagnerà
il nostro Mehmed, protagonista
di uno del primo racconto e che troviamo
a fare da spalla alla protagonista del
secondo racconto; uno studioso, intellettuale,
che si pone la domanda sull’origine
della parola zingaro: se questa sia
o no un termine spregiativo, secondo il
pregiudizio di molti italiani. Ma Mehmed
ci aiuta a comprenderne un significato
diverso. Zingaro vuol dire nomade, vuol
dire ramingo, uomo dedito a una vita
Ballata per le spose di Riccardo Marchina
A cura di Luisa Ramasso
pellegrina. “I rom si fermano solo per
morire”, è appunto il pensiero che porta
il nostro personaggio a migrare in un
altro paese.
Pone anche l’accento sulla differenze religiose
osservate dal popolo rom, nonché
la differenza fra rom e sinti.
Pieno di umanità, nonostante la tragedia,
è l’ultimo racconto che narra in modo
particolare dei rom iugoslavi, descrivendo
l’orrore della guerra civile dell’inizio
degli anni Novanta.
Leggendo questo racconto mi ha riaffiorato
il ricordo sofferto del bombardamento
di Plithvice. Infatti nella lettura di queste
pagine ho sentito un nodo in gola.
è insomma un romanzo vivo e coinvolgente,
una cronaca di vita quotidiana dove
non mancano colpi di scena e liete
storie di amori e di amicizie
In fondo il popolo rom è un popolo che
si è trascinato dietro una grande sofferenza.
è importante quindi conoscerne la
storia e imparare
a convivere
e dialogare
con le persone
di appartenenza.
Da una poesia
di Bertolt
Brecht:
“Prima di tutto
vennero a prendere
gli zingari
e fui contento, perché rubacchiavano
Poi vennero a prendere gli ebrei
e stetti zitto, perché mi stavano antipatici
Poi vennero a prendere gli omosessuali,
e fui sollevato, perché erano fastidiosi
Poi vennero a prendere i comunisti,
e io non dissi niente, perché non ero comunista
Un giorno vennero a prendere me, e non
c’era rimasto nessuno a protestare.”
Per eventuali acquisti visitare il sito: www.neosedizioni.it
Questo è il terzo volume pubblicato da Riccardo Marchina, il quale possiede una delicatezza così poetica, quasi sacra,nel descrivere queste persone così diverse,così fuori dal comune.Il libro è composto di tre racconti che si intersecano un nell’altro. I personaggi di un racconto si incontrano in quello successivo.In questo modo il nostro autore ci raccontala vita raminga degli zingari rom.Zingaro, appunto, è l’enigma che accompagnerà il nostro Mehmed, protagonistadi uno del primo racconto e che troviamo a fare da spalla alla protagonista del secondo racconto; uno studioso, intellettuale,che si pone la domanda sull’origine della parola zingaro: se questa sia o no un termine spregiativo, secondo il pregiudizio di molti italiani. Ma Mehmedci aiuta a comprenderne un significato diverso. Zingaro vuol dire nomade, vuol dire ramingo, uomo dedito a una vita Ballata per le spose di Riccardo Marchina A cura di Luisa Ramasso pellegrina. “I rom si fermano solo per morire”, è appunto il pensiero che porta il nostro personaggio a migrare in un altro paese. Pone anche l’accento sulla differenze religiose osservate dal popolo rom, nonché la differenza fra rom e sinti.Pieno di umanità, nonostante la tragedia,è l’ultimo racconto che narra in modo particolare dei rom iugoslavi, descrivendo l’orrore della guerra civile dell’inizio degli anni Novanta.Leggendo questo racconto mi ha riaffiorato il ricordo sofferto del bombardamento di Plithvice. Infatti nella lettura di queste pagine ho sentito un nodo in gola.è insomma un romanzo vivo e coinvolgente,una cronaca di vita quotidiana dove non mancano colpi di scena e liete storie di amori e di amicizie. In fondo il popolo rom è un popolo che si è trascinato dietro una grande sofferenza.è importante quindi conoscerne la storia e imparare a convivere e dialogare con le personedi appartenenza. Da una poesia di BertoltBrecht :“Prima di tutto vennero a prendere gli zingarie fui contento, perché rubacchiavano Poi vennero a prendere gli ebreie stetti zitto, perché mi stavano antipatici Poi vennero a prendere gli omosessuali,e fui sollevato, perché erano fastidiosi Poi vennero a prendere i comunisti,e io non dissi niente, perché non ero comunista Un giorno vennero a prendere me, e non c’era rimasto nessuno a protestare.”Per eventuali acquisti visitare il sito: www.neosedizioni.it