La rubrica dell’astronomia
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Scritto da Alberto Pagliero   

 Con questo numero di Conexión inizia la rubrica dell’astronomia per conoscere ciò che esiste oltre la nostra atmosfera e che noi, a occhio nudo, difficilmente osserviamo. Questa rubrica nasce da una mia passione per tutto ciò si trova nello spazio e amo osservare e conoscere. Inoltre vorrei mettere in risalto la curiosità dell’essere umano che da sempre affronta l’ignoto per studiarlo.

 

In questo numero parlerò del pianeta Giove. Questo pianeta è il più grande del sistema solare e con il suo diametro di 142 984 km potrebbe occupare quasi la metà dello spazio esistente tra la Terra e la Luna. Pensate che Giove è così grande che potrebbe contenere al suo interno 1300 volte il pianeta su cui viviamo! La sua massa poi è altrettanto notevole, tanto che supera di 318 volte quella della Terra. Ciò che affascina ancora di più è scoprire che sommando la massa di tutti i corpi del sistema solare, Sole escluso, si ottiene un massa che supera solo del 30% quella di Giove.

Noi siamo abituati a misurare il tempo: se fosse possibile vivere su Giove invecchieremmo molto più lentamente. Questo perché il pianeta compie dodici anni terrestri per fare un giro completo intorno al Sole e, quindi, un anno su Giove corrisponde a dodici anni sulla Terra. Avremmo giorni più brevi, però, perché il pianeta rosso impiega 10 ore a compiere un giro completo su se stesso contro le 24 quattro necessarie alla Terra per compiere un giro su se stessa.

Sarebbe comunque difficile vivere sul più grande pianeta del sistema solare, perché qualora riuscissimo ad atterrare su si esso sprofonderemmo al suo interno a causa della massa gassosa di cui è composto.

Voglio salutarvi con una notizia storica su Giove: osservandolo, Galileo Galilei si accorse che intorno al pianeta vi erano quattro piccoli astri che sembravano ruotargli attorno, così come la Luna fa con la Terra. Sono stati i primi satelliti di Giove a essere individuati e hanno ricevuto i nomi mitologici di Io, Europa, Ganimede e Callisto. In onore del loro scopritore sono detti satelliti galileiani, ma prendono anche il nome di satelliti medicei perché Galilei li dedicò a Cosimo II de’ Medici, granduca di Toscana.

Io, Europa, Ganimede e Callisto hanno caratteristiche tra loro molto diverse. Su Io, per esempio, gli astronomi hanno evidenziato l’esistenza di montagne alte decine di chilometri e di potenti vulcani attivi che lanciano nello spazio ingenti quantità di zolfo. Europa è invece ricoperto di ghiacci e non è escluso che sotto tutto quello strato ghiacciato si nasconda acqua allo stato liquido e forse qualche forma di vita. I più piccoli satelliti di Giove, invece, sono stati evidenziati solo recentemente dalle sonde spaziali.

Se volete conoscere notizie riguardanti lo spazio che ci circonda scrivete alla redazione: Questo indirizzo e-mail è protetto dallo spam bot. Abilita Javascript per vederlo. e io vi risponderò su Conexión.

i potrebbe essere risolto il problema della fame nel mondo.