Strade bianche |
Articoli - Rubrica di-Versi |
Strade sognate d’oltremare: appena sbarcato oltre lo Stige
vista sudore
risa poi, fame e sete rischiosamente saziate durezze che nemmeno buoni denti frantumano che non puoi sputare. Ma Gente mite che dipana il suo mistero che parla e ride di straordinario vede nel buio e senza saperlo, insegna. è Gente che onora lo Straniero; brevi domande, parole di occhi, cenni disadorni Pace e voglia di ricambiare il Bene condividono la strada. Quieti quadrupedi Piccoli già adulti mandriani nella polvere Madri che nutrono Devoti sui ginocchi e a volta a volta, ancora passi e ancora luoghi ...fino a confondere. E quanto il Tempo più porta lontano più sento nuova l’ assenza degli affetti che, lasciati vogliono avermi ancora. E sarà meta il ritorno all’assatanata palude pur d’abbracciar Presenze care sorprese di me nuovo fatto contagio di urticanti confronti. Di tutti i luoghi non riporto souvenir bastano Persone e i loro visi. Un cantuccio di zaino è per la collezione di sorrisi. |