Il sole s’alza e muore, proprio là, dietro le colline. E la pioggia E la nebbia E quel poco di neve che serve per farci rabbrividire. Sotto la Mole mi muovo, cambio pelle, pedalo e inciampo tra le persone, raramente nelle persone, ma quando succede è quasi come bucare il cielo.
Non tacere, Che silenzio quando non ci sei tu a riempire la stanza di respiri. Sembra tutto spento. Ed è una danza Che vita Ci vuole solo costanza.
Non t’arrabbiare, mi vien da ridere, che a innamorarsi di una donna mi vien più facile che ad ammetterlo. E a guardarti negli occhi Ci vedo dei mondi Ci vedo dei quartieri Ci vedo dei rumori belli.
Stringimi, anche se sei lontana. Anche se alle volte sbatto la porta forte e provo a chiuderti fuori.
Mi insegni, piccola città, che mi basto io anche quando mi bussa la paura nello stomaco. Che bello è tenerti per mano E muovermi tra le tue strade. Che bello, amor mio, vedere il rosso dei tramonti a macchiarti quando meno te lo aspetti.
Saida El Gtay 11/03/2018 |