Una splendida To-rino
Scritto da Angela Vaccina   

Progetto perfettamente riuscito a Porta Palazzo, ci sono voluti anni; il mercato rionale diventato multietnico, la ristrutturazione del mercato coperto, ma soprattutto negozietti di ogni genere e ristoranti tipici capaci di accontentare i vari palati. Il cosiddetto “quadrilatero romano” la sera si accende di luci soffuse e candele, le stradine si affollano di gente, una brezza francese aleggia sul borgo. Mentre, un non so che di antico, gira nei saloni di Villa della Regina, gioiello recuperato, dopo anni di abbandono e degrado. Con il suo viale e la vigna, che produce un vino pregiato, con vitigni originari del 1600.

Ma, la vera rivoluzione di questi ultimi 10 anni si chiama metropolitana. I nuovi borghi si possono raggiungere in un quarto d’ora, non solo, si arriva fino a Collegno, paese limitrofo. Purtroppo la metropolitana non copre tutta la città, ma, alcuni punti salienti, ospedali e stazioni, scelta obbligatoria dati gli alti costi. La metropolitana raggiunge la nuova Porta Susa sotterranea stazione trasformata. Cosa dire di Porta Nuova, si può raggiungere in metropolitana, nel suo interno sono nati dei negozi, un supermercato, una farmacia, oggetti regalo e abbigliamento, una grande libreria, con sala per presentazioni musicali e conferenze.

Torino ha perso quell’aria provinciale, di paese cresciuto in fretta,  si è riempito di supermercati; il piccolo negozietto è rimasto relegato nel centro città, favorendo la passeggiata domenicale e  lo sguardo alle “vetrine”. I piccoli cinema diventati multisala, con spettacoli serali, con orario prolungato fino a tarda notte. Fino a 10 anni fa, la sera la gente si barricava in casa, e se riuscivi a concederti una serata in giro per la città, trovavi negozi chiusi, un vero deserto!

Periferia e centro pullulano di birreria e locali dove puoi mangiare, a qualsiasi ora, una marea di giovani occupano spazi all’aperto. Se vuoi ascoltare della musica alternativa e non, e ballare devi dirigerti ai Murazzi, localini che costeggiano il Po, ravvivano, a volte “in modo eccessivo” la grande piazza Vittorio Emanuele. Torino ha aperto attività sportive, di aggregazione, sale dal ballo, per le persone di una certa età, inoltre “l’università della terza età”. Sono nate associazioni, frequentate da varie etnie, per favorire rapporti nuovi tra torinesi e paesi lontani.

I festeggiamenti, per i 150 anni dell’unità d’Italia, hanno portato alla ribalta “Torino”, le sfilate delle nostre forze armate; l’allegria degli alpini, le acrobazie delle frecce tricolore, il lancio dei paracadutisti, hanno portato un guizzo di patriottismo e vivacizzato le piazze della città.

Torino, città di Cultura, il salone del libro, attrattiva nazionale, ove scrittori e artisti presentano le loro opere, la loro musica. Ospiti internazionali interscambiano e con gli addetti ai lavori su problematiche sociale e mondiali. Torino “città del cinema” non solo per la presenza della Mole Antonelliana, con il suo museo del cinema in pianta stabile, ma per i set nati nel centro torinese, sulle rive del Po, nelle nostre piazze. Non dimentichiamo che le prime case di produzione cinematografica, sono nate nella nostra città. Torino, con il suo palazzo reale, la Mole Antonelliana, i suoi musei, Superga, il Valentino con il Po, senza nulla togliere al nostro patrimonio artistico, è legata, attualmente, a Venaria. Il turista è attratto dalla Reggia, recuperata ad antichi splendori, e dai suoi giardini con i lunghi viali e i suoi colori. Nata come maniero di caccia, con il grande parco faunistico “la Mandria”, i laghetti e gli animali selvatici che scorrazzano indisturbati. I cavalli utilizzati per le riabilitazioni dei portatori di handicap o semplicemente per una bella cavalcata.

Purtroppo i mutamenti della nostra città non sono tutti positivi; la crisi lavorativa, quella economica, la chiusura delle fabbriche, dei negozi, la cassa integrazione hanno creato nuove povertà. Le mense accolgono “i nuovi poveri”, la Caritas e altre associazioni assistono nei loro bisogni famiglie disperate e nuovi “senza fissa dimora”.

Come in una nuvola torniamo alle luce e ai colori per non dimenticare che Torino è una grande città che ha ospitato i giochi olimpici facendo conoscere la nostra città a milioni di persone.

Torino città, antica capitale d’Italia, sa rinascere sempre, e i suoi abitanti con lei, perché è un mondo in continua evoluzione.