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I Padri della Patria
Italia multietnica
Scritto da Paolo Riva   

Certamente tutti conoscono il conte di Cavour e Garibaldi. O ancora Mazzini e Vittorio Emanuele II. Ma chi ha mai sentito parlare di Barka-Ben-Mohamed? O di Labri-Ben-Lagdan? Nomi d’origine araba, eppure appartenuti a persone che possono a pieno titolo rientrare nell’elenco dei “Padri della Patria”. Quella italiana, di Patria! Loro, così come altri 82 magrebini, fanno parte della lista di quelle persone che morirono affinché si potesse realizzare l’Unità d’Italia.

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Ascesa e fallimento della causa comunista romena: una testimonianza diretta
Testimonianze
Scritto da Catalin Fistos   

La religione influenza la vita spirituale di un uomo perché trasmette valori etici e morali, ma non gli consente di ammettere l’esistenza di altre forme di religione. Il contrasto tra le religioni porta di conseguenza ad un contrasto tra uomini di religione diversa e allora la religione si trasforma in uno strumento di indirizzo politico, negando di fatto la libera scelta dell’uomo.

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Associazione di ascolto “La Brezza”
Associazioni
Scritto da Daniela Brina   

Nella sede dell’associazione “La Brezza” a Collegno si respira una bella atmosfera; la presidente, Lucia Sartoris, perennemente impegnata in qualche nuovo progetto o attività, accoglie le persone ed emana serenità, si percepisce con quale passione porti avanti, insieme agli altri volontari dell’associazione, i propositi per cui l’associazione è stata fondata.

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E la nave va: il manifesto
Comunicati stampa

Pubblichiamo il manifesto di questa bella iniziativa a cui la Convergenza delle Culture di Genova ha aderito e sta partecipando attivamente.

Siamo un gruppo di italiani/e che vivono a Barcellona.
Insieme ad amici (non solo italiani) assistiamo seriamente preoccupati a ciò che avviene in Italia. Certo la crisi c’è anche qua, ma la sensazione è che la situazione nel nostro Paese sia particolare, soprattutto sul lato culturale, umano, relazionale.
Il razzismo cresce, così come l’arroganza, la prepotenza, la repressione, il malaffare, il maschilismo, la diffusa cultura mafiosa, la mancanza di risposte per il mondo del lavoro, sempre più subalterno e sempre più precario. I meriti e i talenti delle persone, soprattutto dei giovani, non sono valorizzati. Cresce la cultura del favore, del disinteresse per il bene comune, della corsa al denaro, del privato in tutti i sensi.
In Spagna, negli ultimi mesi, sono usciti molti articoli raccontando quello che avviene in Italia, a volte in toni scandalistici, più spesso in toni perplessi, preoccupati, sconcertati.
Si è parlato dei campi Rom bruciati, dei provvedimenti di chiusura agli immigrati, delle aggressioni, dell’aumento dei gruppi neofascisti, delle ronde, dell’esercito nelle strade, della chiusura degli spazi di libertà e di democrazia, delle leggi ad personam. Dall’estero abbiamo il vantaggio di non essere quotidianamente bombardati da un’informazione (??) volgare e martellante, da logiche di comunicazione davvero malsane. E allora: che fare? Prima di tutto capire meglio, confrontarci, quindi provare a reagire. Siamo convinti che ci siano migliaia di esperienze di resistenza, di salvaguardia del territorio, di difesa dei diritti, della salute, di servizi pubblici di qualità. E che vadano sostenute.
Al termine di un percorso che abbiamo appena iniziato, vogliamo quindi organizzare una nave che parta da Barcellona il 25 giugno 2010 e arrivi a Genova.
Sarà la nave dei diritti, che ricorderà la nostra Costituzione e la sua origine, laica e pluralista, la centralità della libertà e della democrazia vera, partecipata, trasparente: dai luoghi di lavoro alle scuole, ai quartieri, ai servizi, al territorio. Ricorderà che il pianeta che abbiamo è uno, è questo, questo è il nostro mare, di tutti i popoli. Che chiunque ha diritto di esistere, spostarsi, viaggiare, migrare, come ha diritto che la sua terra non sia sfruttata, depredata. Ricorderà che le menzogne immobilizzano, mentre la verità è rivoluzionaria.
Ricorderà che cultura e arte sono i punti più alti del genere umano, sono fonte di gioia e piacere per chi li produce e per chi ne beneficia, non sono fatte per il mercato. Ricorderà che esistere può voler dire resistere, difendere la propria e l’altrui dignità, conservare la lucidità, il senso critico e la capacità di giudizio.
Creiamo ponti, non muri.
È un grido di aiuto e solidarietà, che vogliamo unisca chi sta assistendo da fuori a un imbarbarimento pericoloso a coloro che già stanno resistendo e non devono essere lasciati/e soli/e.
Non siamo un partito, non siamo una fondazione, non sventoliamo bandiere, tanto meno bianche. Siamo piuttosto un movimento di cittadini/e che non gode di alcun finanziamento. Potete contattarci fin da subito all’indirizzo e-mail: Questo indirizzo e-mail è protetto dallo spam bot. Abilita Javascript per vederlo.

 
Posizione di Convergenza delle Culture sull'attacco israeliano contro la "Flotta della liberta"
Comunicati stampa

Convergenza delle Culture manifesta la sua ferma condanna all'attacco israeliano alla "Flotta della libertà" e invita tutti gli individui, le organizzazioni e i governi del mondo a prendere posizione in modo chiaro e deciso in questo senso.

Affermiamo la nostra convinzione che la cessazione della violenza sia condizione imprescindibile per la soluzione di qualunque confilitto, pertanto rifiutiamo qualunque argomentazione pretenda di giustificare questa azione, così come rifiutiamo tutte le azioni contro la vita di qualunque essere umano.

Reclamiamo quindi:

  • lo stop immediato dell'embargo a Gaza;
  • il ritiro delle truppe dai territori occupati;
  • l'attivazione di ogni mezzo necessario per iniziare il disarmo progressivo e proporzionale delle parti.


Convergenza delle Culture

 
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