I ragionamenti troppo contorti allontanano dalla verità essenziale della vita. Mi è venuto in mente il film “Un sogno per domani” che ho visto un po’ di tempo fa.
Il significato della filmografia inserita nella società è molto rilevante sotto ogni aspetto; in questo film personalmente denoto una ricerca della giustizia, del bello che c’è nell’animo umano. Come un gridare al mondo che nonostante tutto ciò che compiono le persone empie si può andare in un’altra direzione. Mio padre amava affermare che “è meglio un giorno da Lion che cent’anni da pecora”. Giovanni Falcone, che mi vanto di ricordare, diceva invece: “Chi alza la testa e dice il vero muore una volta sola. Chi abbassa la testa con omertà e nella menzogna muore ogni volta che lo fa”.
Il bambino protagonista di questo film alla fine muore per aver difeso dall’inutilità dei bulli un suo compagno debole. Trevor non aveva una corporatura robusta e possente; sapeva benissimo che sarebbe andato incontro ad un grandissimo pericolo. Tuttavia non si è tirato indietro. Quando la cosa divenne pubblica ci fu un “fiume umano” verso la sua abitazione, tutti con una candela in mano. Se Trevor fosse stato un bullo e fosse morto da violento, non sarebbe venuto nessuno al suo funerale. Eppure la logica violenta sembra essere accettata passivamente con estrema omertà nel substrato della nostra società omertosa.
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