Italia multietnica
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Scritto da Sergio Abis
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o il furto dell’impronta ecologica
Ciascuno di noi, per il solo fatto di esistere, ha bisogno di spazio. Spazio vitale per coltivare ciò che mangia, cercare materie prime per la manifattura dei prodotti che utilizza, generare energia, eliminare i rifiuti, cacciare o pescare, allevare gli animali di cui si nutre. Questo spazio vitale si chiama impronta ecologica, e può essere calcolato tenendo conto di tutte le attività umane, Attualmente, è pari a circa 2,2 ettari, come dire che ogni essere umano, occupa, in media, poco più di tre campi di calcio.
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Italia multietnica
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Scritto da Sergio Abis
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Un giorno, un famoso cacciatore dichiarò di essere in grado di mettere in gabbia tutti i leoni africani, nessuno escluso. Di fronte alle televisioni di tutto il mondo, ne diede una dimostrazione pratica: costruì attorno a sé una palizzata circolare di un metro di diametro.
Far parte di una minoranza è un’esperienza esaltante, quasi mistica. Si possiede un proprio linguaggio, esplicito o meno poco importa, basta che sia esclusivo, e abitudini peculiari, particolari, tanto da apparire bizzarre - a volte - a chi non le condivide; gli altri; gli stranieri.
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Italia multietnica
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Scritto da Roberto Toso
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Il dialogo aiuta a risolvere i conflitti. Il 10 dicembre 2011 in una famiglia italiana residente a Torino capita una cosa molta particolare, una ragazza mente alla propria famiglia sul suo primo rapporto sessuale accusando due ragazzi rom di averle usato violenza. Successivamente una parte del quartiere “vendica” l’onta subita dalla sedicenne, mettendo a ferro e fuoco il campo rom situato nella cascina Continassa. Immaginando che ogni conflitto interiore possa derivare dalle relazioni che abbiamo con le altre persone bisogna mettere in campo delle tecniche che ci aiutino a superarli.
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Italia multietnica
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Scritto da Piervittorio Formichetti
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Sotto casa mia c’è un cinese che vende Rolex falsi. Sono subacquei? Ho chiesto. Lui ha fatto un segno con le dita: tre. Trenta metri? E lui di nuovo con le dita: tre. Tre metri? E lui no, tre minuti poi rotto.
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Italia multietnica
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Scritto da Piervittorio Formichetti
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Secondo il caldendario islamico, nel momento in cui scrivo ci troviamo negli ultimi giorni del mese di Ramadan, dell’anno 1432. L’anno zero del calendario islamico, infatti, coincide con il nostro 622 d.C., l’anno della migrazione (egira) del profeta Maometto dalla Mecca a Medina.
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