Società
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Scritto da Sergio Lion
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“La classe operaia va in Paradiso” è un film drammatico del 1971 diretto da Elio Petri. Un film che entra nella fabbrica italiana degli anni settanta, per raccontare il rapporto alienato degli operai con la macchina e i tempi di produzione e allo stesso tempo esce al di fuori della fabbrica. Fuori dai cancelli per accusare sia il movimento studentesco, spesso troppo distante e ‘astratto’ dai reali problemi degli operai, che i sindacati, spesso invece collusi con i padroni con cui concertano e decidono della vita degli operai stessi, per arrivare fin dentro le case, evidenziando come l’alienazione dell’uomo-macchina continui anche nella vita di tutti giorni contaminando i rapporti personali.
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Dal mondo
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Colonialism Reparation chiede che le richieste di giustizia e risarcimenti che le vittime dell’epidemia di colera ad Haiti hanno presentato all’ONU divengano parte del programma annuale di governo. Il 3 novembre 2011 più di 5.000 haitiani, vittime, parenti e/o aventi diritto di vittime del colera, hanno denunciato l’Organizzazione delle Nazioni Unite (ONU) e la Missione delle Nazioni Unite per la Stabilizzazione ad Haiti (MINUSTAH) per i danni e i pregiudizi causati dall’introduzione dell’epidemia di colera ad Haiti nell’ottobre 2010. Da allora l’epidemia di colera, tuttora in corso, ha ucciso più di 6.600 haitiani e ne ha contagiati 475.000.
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Società
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Scritto da Fabrizio Arvat
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Tutto si scambia con il sangue, il sangue con la vita, la vita con il sangue. Un filo cremisi scorre in rivoli lungo la storia di una leggenda che ha la dimora nell’inconscio dell’uomo, un mito che teme la luce, ma che ad essa inevitabilmente aspira. Entri il vampiro sul nostro palcoscenico!
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Italia multietnica
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Scritto da Sergio Abis
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Un giorno, un famoso cacciatore dichiarò di essere in grado di mettere in gabbia tutti i leoni africani, nessuno escluso. Di fronte alle televisioni di tutto il mondo, ne diede una dimostrazione pratica: costruì attorno a sé una palizzata circolare di un metro di diametro.
Far parte di una minoranza è un’esperienza esaltante, quasi mistica. Si possiede un proprio linguaggio, esplicito o meno poco importa, basta che sia esclusivo, e abitudini peculiari, particolari, tanto da apparire bizzarre - a volte - a chi non le condivide; gli altri; gli stranieri.
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