Scritto da Riccardo Marchina
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I vostri figli hanno diritto a giocare
Genitori stop. Imparate che i vostri figli hanno diritto a giocare. Nell’attività di giornalista di provincia, sempre più spesso m’imbatto in casi di bambini prodigio, appena decorati di qualche premio, prestigioso o meno che sia. “Mia figlia fa danza, pianoforte, equitazione e dizione”, racconta una madre entusiasta. “Mio figlio è stato campione internazionale di violino, e poi suona la tromba, il piano, il flauto a traverso… Lo fa dopo judo, calcio e fioretto”.
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Alla mia domanda “mi scusi, ma suo figlio/a, quando gioca?”, la risposta è sempre la medesima: “Giocare? – tuonano schifate le madri – Ma ha 4 anni, non ne ha mica il tempo per quelle cose lì… deve fare teatro”. Badate non sto esagerando, le interviste le riporto così come sono state. Il fenomeno è trasversale riguarda italiani e immigrati, in questo uguali e identici nell’ambizione, verso una dubbia corsa per un ancora più dubbio successo.
Nessun moralismo, solo una riflessione.
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Società
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Scritto da Roberto Toso
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Sessualità ed emozioni
di Roberto Toso
La sessualità nasce quando tra due persone c’è attrazione, quando scorre energia tra due esseri umani attraverso lo sguardo e basta un semplice contatto perché l’emozione aumenti creando un’atmosfera magica nell'ambiente circostante. Parlerò della sessualità legata alle emozioni esprimendo quello che è stata la mia esperienza personale nell'ambiente che mi circonda, esperienza maturata anche nel restare in ascolto di ciò che, tra le mie amicizie succedeva. Quali erano i nostri miti, i nostri riferimenti che per certi aspetti abbiamo anche provato a emulare. Vi avviso non sarà nulla di scientifico quello che leggerete ma solo pura e semplice vita vissuta e poi vi “annoierò” con alcune riflessioni sulle emozioni che muovono il mondo interiore di noi esseri umani. La sessualità è un’attrazione che nasce tra le persone di giovane età e come sarà capitato ad ognuno di voi inizia fin da bambini quando il cuore batte più velocemente e lo stomaco ha una sensazione piacevole di solletico. Ricordo quando, in quinta elementare, ho provato per la prima volta quelle sensazioni; era molto piacevole emozionarsi e avere la speranza che la mia compagna di classe provasse le stesse sensazioni guardandomi e pensandomi. Dolce è stato scoprire che la mia speranza non era vana. Man mano che crescono
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Società
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Scritto da Sergio Lion
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L’er(e)zione del vulcano
– a loro insaputa –
Il cosiddetto “primo mondo” è alle porte di un collasso politico-finanziario senza precedenti nella storia dell’umanità. Il “primo mondo” che si era assegnato (ma che avrebbe o vorrebbe ancora) il vanto di voler creare la culla dei diritti e dell’uguaglianza sociale si sta scoprendo vulnerabile proprio nel punto vitale della propria ideologia: il capitalismo sfrenato, la “crescita” economica infinita; che del resto dovrebbe essere già da tempo considerata impossibile ed irragionevole, poiché il nostro pianeta è un luogo “finito” cioè non infinito da poter sfruttare impunemente senza prendere in considerazione le conseguenze future che si porrebbero dinnanzi senza rimedio.
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Attualmente sembra che i significati fondanti di questo sistema di cose si siano svuotati della loro sostanza; nella pratica un po’ come il vecchio film “Sotto il vestito niente” si porta a spasso per il mondo l’apparenza e non più la sostanza che dà valore ad ogni scelta ed azione compiuta.
Come disse un tale: “il dado è tratto”, oppure come al casinò: “Rien ne va plus! Les jeux sont faits”.
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Diritti violati
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Scritto da Giuliano Sberna
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Scent of Italy
di Giuliano Sberna
“Caro Paolo,
oggi siamo qui a commemorarti in forma privata perché più trascorrono gli anni e più diventa imbarazzante il 23 maggio ed il 19 luglio partecipare alle cerimonie ufficiali che ricordano le stragi di Capaci e di via D’Amelio. Stringe il cuore a vedere talora tra le prime file, nei posti riservati alle autorità, anche personaggi la cui condotta di vita sembra essere la negazione stessa di quei valori di giustizia e di legalità per i quali tu ti sei fatto uccidere; personaggi dal passato e dal presente equivoco le cui vite – per usare le tue parole – emanano quel puzzo del compromesso morale che tu tanto aborrivi e che si contrappone al fresco profumo della libertà. E come se non bastasse, Paolo, intorno a costoro si accalca una corte di anime in livrea, di piccoli e grandi maggiordomi del potere, di questuanti pronti a piegare la schiena e a barattare l’anima in cambio di promozioni in carriera o dell’accesso al mondo dorato dei facili privilegi. Se fosse possibile verrebbe da chiedere
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Società
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Riconciliazione virtù, sacramento, stile di vita
di Luisa Ramasso
Allora Pietro, accostatosi, gli disse: “Signore, se il mio fratello pecca contro di me, quante volte gli dovrò perdonare? Fino a sette volte?”. Gesù gli disse: “Io non ti dico fino a sette volte, ma fino a settanta volte sette. (Mt 18, 21-22)
Da un discorso di Giorgio Schultze al forum umanista europeo nell’autunno del 2008:
“Riconciliare non è dimenticare né perdonare, è riconoscere tutto quello che è accaduto e proporsi di uscire dal circolo vizioso del risentimento”.
Da qui nasce la mia riflessione. Se riconciliare non è perdonare, allora che sentimento rimane all’interno del nostro piccolo cuore? Rancore? Risentimento? Rabbia, forse? Ma come posso riconciliarmi con me stessa e con l’ambiente che mi circonda se nel mio cuore covo del rancore o del risentimento o semplicemente tanta rabbia per il torto subito?
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